Nel
calcio, da quando ne ha dettato le norme nello specifico l’ex
calciatore Michelle Platini, dal gennaio del 2007 Presidente
dell’UEFA, il Financial Fair Play o Fair Play Finanziario ha il
compito di livellare la qualità delle formazioni calcistiche europee
impedendo loro di investire patrimoni economici nella costituzione di
formazioni ricche dei migliori calciatori del globo a danno delle
competitrici magari non in grado di sostenere questo sforzo
monetario. Questo progetto è stato introdotto dal Comitato Esecutivo
UEFA nel settembre
2009 allo scopo di far estinguere i debiti contratti dalle società
calcistiche e a indurle, nel lungo periodo, ad un auto-sostentamento
finanziario. Il piano di fair play finanziario si prefigge diversi
obiettivi:
Dare
al sistema finanziario delle società un ordine e una razionalità
Stimolare
l'auto-sostenibilità delle società, soprattutto a lungo termine
Stimolare
la crescita delle infrastrutture
Stimolare
la crescita dei settori giovanili
Incoraggiare
la società a competere soltanto entro i propri introiti
Accertarsi
che le società onorino gli impegni finanziari nei tempi prestabiliti
Diminuire
le pressioni sulle richieste salariali e sui trasferimenti
Limitare
gli effetti dell'inflazione
nel mondo calcistico
Ebbene,
io credo che questo progetto sia da prender d’esempio per
morigerare il mercato in Europa. Tutto il mercato, intendo. E’
giusto che all’amministratore di una ditta che perde commesse,
licenzia il personale e di fatto impoverisce un’azienda venga
riconosciuto un benefit solamente perché ha distribuito un utile
agli azionisti? Tutti in coro diciamo di no ma nessuno ha la più
vaga idea di come interrompere questa prassi consolidata. In nostro
aiuto, per una volta tanto, c’è l’esempio del calcio. Se lo
Stato non riconoscesse questa prassi e la punisse fiscalmente ci
troveremmo di fronte ad una nuova frontiera rooseveltiana del mercato
e del liberismo. Nessuno può violare le regole di base della
competizione economica, nemmeno in nome del “sacro” capitale
(come sta avvenendo oggi davanti ai nostri occhi). Se l’ex
Presidente USA fosse ancora vivo insegnerebbe ai suoi
bis-bis-bis-bis-ecc. nipoti che il Fisco non è un nemico da
combattere né una slot machine con cui giocare fino all’infinito
bensì un indirizzo politico, grazie al quale combattere i
comportamenti umani più beceri e distruttivi e favorire quelli
biologicamente più efficaci.