venerdì 29 maggio 2015
martedì 26 maggio 2015
sabato 16 maggio 2015
Questa Scuola non è un Albergo... forse
E' fatta. La Scuola #cambiaverso. Il
Governo ha concepito, realizzato e si è anche approvato la nuova
riforma che rivoluzionerà un settore della vita pubblica da sempre
in ebollizione. Da ora in poi la carta igienica tornerà ad essere
presente nei bagni e il calcestruzzo o le controsoffittature
resisteranno al lento e inesorabile incedere del tempo. E' bastato
dare ai Presidi, lo so, sono antiquato, è da tempo che non si
chiamano più così, dicevo... è stato sufficiente investire dei
burocrati (sostanzialmente lo erano) della responsabilità
manageriale dei plessi scolastici per assistere al nuovo miracolo
italiano. Tutto fatto. Tutto a posto. Si #cambiaverso. D'ora in poi,
l'attenzione del Governo sarà rivolta verso altri problemi storici
di questo Paese ingessato. La memoria, però, forse per qualcuno sarà
corta ma per altri certamente non lo è. Ricordo perfettamente che
solo pochi anni fa quando si era provato a considerare la Scuola come
l'anticamera di un'azienda sono state erette delle barricate come non
si vedevano dai tempi delle 5 giornate di Milano. Non solo, in
precedenza, un'altra radicale trasformazione simile nei contenuti era
stata attuata in un settore delicatissimo per la qualità della vita
dei cittadini: la Sanità. La metamorfosi da USL a ASL non ha ancora
oggi convinto tutti a qualunque latitudine si trovino e il fatto che
basti porre un manager a capo di un'Istituzione perché le cose
comincino a funzionare perfettamente non è ancora un dato di fatto.
E sono trascorsi parecchi anni. Del resto, se così fosse, se
bastasse questo ingrediente per dar vita ad una magia, vorrei
proporre una riforma importante, vitale e lo faccio gratuitamente.
Perché non mettiamo dei manager in Parlamento anziché votare
individui spesso impreparati, spendaccioni, sgrammaticati, disonesti
e arroganti? Non si può? Lo supponevo. Se la Scuola deve diventare
come un Albergo, il Parlamento non può mica trasformarsi in un
Consiglio di Amministrazione. Lo farebbe. Se #cambiassimoverso
veramente...
mercoledì 6 maggio 2015
Ordo ab chao
E così ci siamo lasciati alle spalle
anche l'esordio dell'Expo. A dire il vero, a dirla proprio tutta,
esso è stato all'altezza delle aspettative. E anche di più.
Ci avevano detto che l'Expo sarebbe
stato scoppiettante, che avrebbe rappresentato una svolta per la
nostra economia e ci sarebbero stati fiumi di liquidità in direzione
di Milano.
Beh... avevano perfettamente ragione.
Scoppiettante, questo inizio, è stato
proprio scoppiettante. Magari non proprio nel senso che si era
prospettato ma non si può proprio dire che non lo sia stato. Merito
dei Black Bloc, degli antagonisti, dei “teppistelli”. L'esordio è
stato proprio un susseguirsi di fuoco e fiamme (quello delle molotov
e delle auto incendiate), di esplosioni (di vetri), di colori (quelli
delle bombolette spray).
Anche la svolta nell'economia c'è
stata. Tutta. Basta rivolgersi ai proprietari dei beni devastati
dall'orda barbara di manifestanti. Sicuramente, tutta quella
distruzione porterà a qualcosa in termini di PIL.
Per quanto riguarda i fiumi di
liquidità, anch'essi non sono stati inferiori alle attese. Le pompe
idrauliche dei mezzi antisommossa usati dalle Forze dell'Ordine hanno
immesso sulle strade milanesi tanta di quell'acqua come non si vedeva
dai tempi dell'ultima alluvione.
La ciliegina sulla torta, la sorpresa
non attesa, è stata la calata dal cielo di metallo giallo. Poco
importa se si trattava di una targa di latta e anziché dal cielo è
piombata a terra proveniente dal soffitto di un padiglione. Beh, a
dirla tutta, prima di arrivare in terra ha colpito anche qualcuno ma
è stato un equivoco. Si era preso troppo alla lettera il concetto
dell'Expo: “colpire l'immaginazione delle persone”. Tutto il resto è colpa dei soliti gufi...
Iscriviti a:
Post (Atom)