mercoledì 6 maggio 2015

Ordo ab chao




E così ci siamo lasciati alle spalle anche l'esordio dell'Expo. A dire il vero, a dirla proprio tutta, esso è stato all'altezza delle aspettative. E anche di più.
Ci avevano detto che l'Expo sarebbe stato scoppiettante, che avrebbe rappresentato una svolta per la nostra economia e ci sarebbero stati fiumi di liquidità in direzione di Milano.
Beh... avevano perfettamente ragione.
Scoppiettante, questo inizio, è stato proprio scoppiettante. Magari non proprio nel senso che si era prospettato ma non si può proprio dire che non lo sia stato. Merito dei Black Bloc, degli antagonisti, dei “teppistelli”. L'esordio è stato proprio un susseguirsi di fuoco e fiamme (quello delle molotov e delle auto incendiate), di esplosioni (di vetri), di colori (quelli delle bombolette spray).
Anche la svolta nell'economia c'è stata. Tutta. Basta rivolgersi ai proprietari dei beni devastati dall'orda barbara di manifestanti. Sicuramente, tutta quella distruzione porterà a qualcosa in termini di PIL.
Per quanto riguarda i fiumi di liquidità, anch'essi non sono stati inferiori alle attese. Le pompe idrauliche dei mezzi antisommossa usati dalle Forze dell'Ordine hanno immesso sulle strade milanesi tanta di quell'acqua come non si vedeva dai tempi dell'ultima alluvione.

La ciliegina sulla torta, la sorpresa non attesa, è stata la calata dal cielo di metallo giallo. Poco importa se si trattava di una targa di latta e anziché dal cielo è piombata a terra proveniente dal soffitto di un padiglione. Beh, a dirla tutta, prima di arrivare in terra ha colpito anche qualcuno ma è stato un equivoco. Si era preso troppo alla lettera il concetto dell'Expo: “colpire l'immaginazione delle persone”.  Tutto il resto è colpa dei soliti gufi...

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